lunedì 9 aprile 2007

il blu oltremarino dei Mecanoo

Oltre a forma e spazio, nella strategia progettuale dei Mecanoo il rivestimento delle forme e degli spazi diviene elemento di estrema rilevanza.


Materiali e colori sono quindi elementi architettonici essenziali, mai utilizzati nella ricerca di forti contrasti o di dissonanze tra acute contrapposizioni, quanto piuttosto scelti per dar luogo a sottili combinazioni di diversi materiali (intonaco, legno, rame, zinco, cemento, acciaio, vetro, pietra, mattone e bambù) e di superfici, naturali o dipinte, con la costante dell’intenso blu-“mecanoo” che affiora qua e là in molti edifici.





Il riferimento più immediato per questo peculiare utilizzo del colore da parte dei Mecanoo è, forse, l'opera di Yves Klein nel periodo monocromo blu: un blu oltremare intenso, luminoso e avvolgente che lo stesso Klein definì "l'espressione più perfetta del blu".


Il blu oltremare, allorché è utilizzato nella Cappella funerarie a Rotterdam, può anche essere ricondotto alla tonalità usata in molti dipinti del Rinascimento, soprattutto per gli abiti della Vergine Maria.


Ma lo stesso blu lo ritroviamo in alcuni edifici di Alvar Aalto: la sala riunioni del Turun Sanomat, la Finlandia hall a Helsinki, l’Opera house di Essen.





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