sabato 22 maggio 2010

il nuovo fronte dell'energia solare è ridurre i prezzi

In un'intervista a Ken Zweibel letta qui, esperto di tecnologie solari, a proposito della costante ricerca dell'ultima frontiera della sperimentazione sulle rinnovabili, una perla di realismo ma anche di saggezza: "... il nuovo fronte dell'energia solare è rappresentato dalla riduzione media dei prezzi degli impianti in tutto il mondo, pari a circa il 40%...." .
Non è tanto il nuovo che ci interessa, quanto la prassi. E per installare impianti non ci si deve svenare solo perché sono "green".

mercoledì 19 maggio 2010

e poi uno si chiede da dove viene lo sprawl

Leggo di una ricerca dell’Università Sacro Cuore di Piacenza (qui) che evidenzia come l’Europa sia il più grande importatore di prodotti agricoli: importa derrate alimentari per 45 miliardi di dollari.
In pratica, da un lato la UE incentiva con ogni mezzo le aziende a rinunciare a produrre e, dall'altro, la stessa Europa utilizza terreni di altri continenti per circa 35 milioni di ettari per soddisfare il suo fabbisogno.
Mi pare una delle ragioni profonde che stimola l'utilizzo del terreno per altgri scopi che non siano quelli agricoli.

venerdì 14 maggio 2010

spostamenti quotidiani

Un pò di numeri di un qualche interesse dal Rapporto ISFORT su “Stili e comportamenti degli italiani”, dieci anni di Osservatorio Audimob (via Eddyburg).
- spostamenti fino a 2 km: dal 37,7% nel 2000 al al 31,1% nel 2009;
- spostamenti di corto raggio tra 2 e 10 km: stabili intorno al 42%;
- spostamenti di media distanza (10-50 km): dal 18,1% nel 2000 al 24% nel 2009.

Il 73,3% dei cittadini che si spostano non fa più di 10 km al giorno.

La crescita della domanda di mobilità tra 10 e 50 km è evidentemente correlata alla crescita insediativa nei comuni della cintura metropolitana, con il relativo spopolamento delle grandi città, nonché nuovi poli commerciali e di servizi localizzati fuori dalle città.

Ne consegue una semplice riflessione: la politica dei trasporti e della mobilità si fa con investimenti nelle città. Molto meno con le autostrade.

giovedì 6 maggio 2010

occupazione e green economy

Per ogni 4 nuovi occupati nei settori verdi se ne perdono 9 in quelli tradizionali. Ma solo in Spagna?
Qualche appunto recente sul (presunto?) impatto occupazionale della green economy: qui e qui.