martedì 1 maggio 2007

eliminare il rischio morosità: il caso dei fondi di garanzia offerti dal mercato

L'incremento dell'offerta abitativa in affitto richiede, oltre all'investimento di ingenti capitali pubblici e privati per il recupero o la nuova costruzione di edifici in locazione, anche l'eliminazione di alcune importanti barriere all'ingresso di unità immobiliari esistenti nel mercato locativo.
Una di queste barriere, forse la più importante, è sicuramente rappresentata dal rischio morosità dell'inquilino (ne so qualcosa anche personalmente).

Alcune regioni, Emilia-Romagna e Liguria ad esempio, hanno introdotto i cosiddetti fondi di garanzia nelle rispettive leggi regionali in materia di politiche abitative. Però, dalla lettera al fatto concreto, purtroppo, ce ne passa. I fondi di garanzia sono ancora al palo.

La realtà va un pò più veloce. Qui la proposta di Intesa-SanPaolo in collaborazione a Confedilizia.
Il proprietario è garantito da una fidejussione fino a 12 mensilità di affitto.
L'inquilino, invece, non è tenuto a versare al momento della stipula del contratto la cauzione (pari a tre mensilità). In luogo della cauzione, deve invece pagare il costo della fidejussione bancaria e delle relative spese istruttorie, pari a 1,40% sull'importo annuale del canone di affitto.
Tutto sembra funzionare.

Mi piacerebbe vedere se Intesa-San Paolo concede la fidejussione anche a una famiglia che vuole affittare un alloggio nella fascia del canone moderato.

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