Villa Muller m(1928-1930) a Praga: l’interno comunica, l’esterno tace, con il suo intonaco bianco e l’astratto disegno delle aperture, dei telai e delle terrazze.
Il colore, impiegato da Loos nelle ultime opere dispiegando una vastissima gamma cromatica, costituisce un vero e proprio tema progettuale, uno strumento di controllo della qualità dello spazio volto a sottolineare il carattere di ciascuno degli ambienti, essenzialmente della zona giorno.
Lo stesso F. Müller (il proprietario) ha descritto nel 1930 la gamma dei colori e dei materiali della casa:
a) marmo cipollino di Sion verde con riflessi, rossastri, gialli e blu nel soggiorno e nella scala;
b) intonaco bianco, tende gialle, divano rosso violetto, tappeto tendenzialmente blu nel soggiorno;
c) ebano, piano del tavolo in sienite, tende gialle, radiatori rosso carminio, scaffali in ottone lucido su fondo a specchi nella sala da pranzo;
d) montante in ebano scuro e gradini in quercia chiara nelle scale;
e) rivestimento in legno di limone, divano blu chiaro con rose gialle, specchi, nel boudoir della signora Müller;
f) ebano rosso, ivestimento del camino in piastrelle decorate di Delft, specchio a riquadri sopra il camino, divani in cuoio rosso, nella biblioteca;
g) tappezzeria verde, cornice gialla, armadi a muro, linoleum rosso nella camera dei figli;
h) armadi blu, pareti gialle, linoleum rosso nella stanza giochi;
i) tappezzeria in sta con fili d’argento, mobili e profili in verde smeraldo e nero, stampe giapponesi colorate, sedie in giunco con cuscini, soffitto bianco pavimento rosso vinaccia nella sala da pranzo estiva all’ultimo piano.
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