Quando Rafael Moneo ha pensato al'utilizzo della luce nella cattedrale Nuestra Senora de los Angeles i riferimenti dell'architettura moderna che lo hanno sicuramente sostenuto sono stati la Resurection chapel a Turku di Eryk Bryggman e Notre Dame du Haut a Ronchamp di Le Corbusier.
In queste due chiese vi è la sensazione che qualcosa trascende l'esperienza del quotidiano: nella luce si materializza il sacro. Anzi, in particolare, si materializza l'esperienza degli spazi sacri del passato. Il passato medioevale.
A Turku, Bryggman ci fa rivivere l'efficiente verticalità dell'architettura gotica.
A Ronchamp, invece, Le Corbusier ci fa riscoprire un'atmosfera che non è lontana da quella di una chiesa romanica.
In tutte e due i casi è proprio la luce che diventa protagonista della definizione dello spazio: è la luce che si fa da tramite per recuperare il senso del trascendente e si presenta come espressione del sublime.
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