lunedì 21 aprile 2008

edilizia sostenibile: la scuola

Qualche settimana fa ho affrontato il tema della definizione di un Protocollo per la valutazione della qualità energetico-ambientale degli interventi relativi all'edilizia scolastica. Eccone qualche riflessione di carattere generale.

Il tema della qualità ambientale –e, conseguentemente, anche estetica- gioca un ruolo primario nel futuro dell'architettura scolastica, non più solo semplice contenitore della funzione didattica ma quale luogo simbolo dell'evoluzione educativa della società.
La convinzione che ha dettato la definizione del Protocollo individua nella qualità delle architetture scolastiche un elemento fondamentale per una serie di motivi: perché ha un impatto positivo sull'apprendimento ma anche sul benessere di studenti e insegnanti; perché essendo l’edificio il luogo dell’educazione, gioca un ruolo primario nel formare e modellare l’atteggiamento dei ragazzi verso l’ambiente; perché, anche dal punto di vista simbolico, la scuola rappresenta un luogo di primaria importanza per la vita della collettività, meritevole quindi di dignità anche formale.
La costruzione di una nuova scuola oppure la ristrutturazione di una scuola esistente è generalmente il risultato di un cammino lungo, accompagnato da dibattiti esclusivamente basati su problemi urbanistici, finanziari e tecnici. Oggi, per la prima volta in Liguria, il governo regionale spalanca però le porte al futuro con la definizione di un nuovo modello di istituto scolastico costruito con metodologie progettuali che guardano direttamente alla sostenibilità ambientale. Un modello di scuola che già dalla sua struttura si pone quale strumento di educazione degli studenti volto al rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali e che assicura agli studenti ambienti sani e accoglienti.
Gli edifici scolastici che saranno costruiti o ristrutturati seguendo le prestazioni determinate dal Protocollo regionale non saranno soltanto i contenitori ove si impartisce l’educazione dei figli ma si candidano, già dalla conformazione degli spazi, ad arricchire l’istituzione scolastica di compiti nuovi, più aperti alle esigenze della contemporaneità. Un edificio scolastico progettato in modo sensibile alle esigenze di sostenibilità ambientale ha la possibilità di traghettare l’istituzione scolastica verso la riscoperta dei valori di sempre che hanno perso un po' d'importanza negli ultimi anni: la riscoperta del valore fondamentale del sapere, della necessità di accettare la sfida del progresso fondato sull’istruzione, la cultura e la scienza, il principio di solidarietà basato sulla convivenza di culture diverse. Ma anche a riacquistare la consapevolezza dell'importanza dei concetti di giustizia, equità e uguaglianza dei cittadini innanzi alla legge.

Negli edifici scolastici esistenti, che sono stati pensati e realizzati secondo criteri di tipo convenzionale pur se caratterizzati anche da validi approcci progettuali e costruttivi, generalmente si registrano problemi legati a un insufficiente controllo tecnico delle varie soluzioni e al mancato soddisfacimento di prestazioni di comfort per gli alunni, di ecoefficienza e di riduzione del consumo delle risorse. Alcuni aspetti problematici ricorrenti delle scuole in Liguria sono specificatamente riferiti a:
- fenomeni di eccessivo carico termico e di dispersioni termiche in corrispondenza dei fronti vetrati con forte esposizione solare;
- scarsità di illuminazione naturale di alcuni ambienti, segnatamente delle aule o dei laboratori;
- indifferenza al depauperamento delle risorse idriche;
- esigenze di manutenzioni continue e onerose dei manufatti, imputabili alla mancanza di un adeguato “progetto per la durabilità” dell’edilizia;
- utilizzo delle arre verdi, ove presenti, e degli elementi vegetali non finalizzato al miglioramento delle condizioni microclimatiche interne ed esterne;
- basso livello di benessere acustico;
- basso livello di identità dei luoghi e degli spazi;
- “scollamento” fra tipologia edilizia, lotto edificabile e condizioni ambientali e climatiche locali;
- diffuse problematiche impiantistiche, con il manifestarsi di evidenti criticità sotto il profilo dell’efficienza impiantistica, del contenimento dei costi di erogazione dei servizi (soprattutto di riscaldamento invernale) e delle manutenzioni periodiche;
- costi di gestione elevati che gravano interamente sulla finanza locale;
- indifferenza all’uso di risorse materiali ed energetiche rinnovabili e non inquinanti, sia in fase di produzione sia di esercizio e di dismissione.

Il Protocollo di valutazione energetico ambientale permette di indirizzare la progettazione e la realizzazione di un edificio scolastico nel rispetto di prestabiliti livelli di qualità ambientale ovvero di verificarne la qualità a costruzione ultimata, misurandone la prestazione rispetto a 14 criteri suddivisi in 2 aree di valutazione (consumo di risorse e carichi ambientali), secondo lo schema seguente:
1 Consumo di risorse
1 Contenimento consumi energetici invernali
1.a Energia primaria per la climatizzazione invernale;
1.b Trasmittanza termica media dell’involucro edilizio;
1.c Rendimento globale dell’impianto per la climatizzazione invernale
2 Acqua calda sanitaria
3 Contenimento dei consumi energetici
3.a Controllo della radiazione solare
3.b Inerzia termica
4 Illuminazione naturale
5 Energia elettrica
6 Uso di materiali da fonti riciclati/di recupero
7 Acqua potabile
7.a Consumo di acqua potabile per irrigazione
7.b Consumo di acqua potabile per usi indoor
8 Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio
9 Protezione dell’involucro
10 Isolamento acustico
11 Monitoraggio dei consumi
2 Carichi ambientali
12 Emissioni di CO2
13 Rifiuti solidi
14 Permeabilità aree esterne

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