Ancora un update, sempre via Diario della crisi finanziaria, sull'evoluzione del mercato immobiliare statunitense.
Si registra infatti "...un’ulteriore crescita delle foreclosure, le procedure che danno l’avvio all’esproprio della casa del mutuatario in arretrato sulle rate, un dato che, pur confrontandosi con il già pesante dato del luglio dell’anno scorso è riuscito a registrare un ulteriore balzo in avanti del 55%, passando da 175 a 272 mila procedure, mentre si è appreso che sono ben 750 mila le case in attesa di essere messe all’asta, ben il 17% delle 4,5 milioni di case messe in vendita in giugno in tutti gli Stati Uniti d’America".
E, inoltre, anche sul fronte dei prezzi le notizie si fanno sempre più minacciose per il futuro del mercato immobiliare nostrano che, come abbastanza ovvio, non potrà pensare di essere totalmente un'altra storia.
"Non bastasse tutto ciò, sempre ieri le implacabili agenzie hanno provveduto a battere la notizia dell’ennesimo calo dei prezzi delle abitazioni statunitensi, nel trimestre concluso a giugno, come testimonia la National Association of Realtors, una flessione del 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2007, il che lascia intuire che, quando verranno messe all’asta in settembre la maggior parte delle case entrate in possesso dei concedenti i prestiti, si potrebbe tranquillamente verificare una flessione percentuale a due cifre, sempre espressa su base annua"
Non c'è veramente mai fine al peggio.
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