La recente lettura (almeno per me) del bando governativo britanico Eco-Towns Prospectus, per i nuovi nuclei insediativi plurifunzione sperimentali, all'insegna della sostenibilità ambientale mi coinsente di evidenziare quali sono ritenuti i criteri delle eco-città:
(I) Le eco-città sono nuovi insediamenti, separate e distinte dai centri esistenti, ma ad essi integrati. Devono inserirsi nei piani esistenti, con obiettivi minimi di 5.000-10.000 abitazioni;
(II) Ogni insediamento nel suo complesso dovrà raggiungere le zero emissioni, ed essere esemplare almeno in un ambito della sostenibilità ambientale;
(II) Il progetti di eco-città devono prevedere un’ampia gamma di servizi: scuola secondaria; complesso commerciale di medie dimensioni, spazi per attività economiche di buona qualità, strutture per il tempo libero;
(IV) Le abitazioni economiche devono rappresentare una quota fra il 30% e il 50% del totale, variamente a formare complessi misti, con particolare attenzione alle case per nuclei di molte persone;
(V) Un organismo di gestione urbana che contribuisca alla realizzazione, sostenga gli abitanti che si trasferiscono nella nuova comunità, le imprese, coordini l’erogazione dei servizi e la gestione delle strutture.
Pezzi di città di questo tipo se ne vedono anche in giro. All'inizio dell'estate sono stato a Malmö, ex centro industriale, dove un sobborgo è stato trasformato con successo in una città della conoscenza. Bo 01: Città del Futuro è uno spazio di nove ettari con 600 abitazioni a energia al 100% da fonti rinnovabili.
Tra i vari elementi, la produzione di elettricità da turbine eoliche e pannelli solari, sistema di riscaldamento centralizzato a pannelli solari, prelievo da falda profonda che consente anche di rinfrescare durante l’estate.
I singoli edifici sono ad alta efficienza termica con trasparenze, isolamenti, apparecchiature apposite.
Esiste un sistema di raccolta automatica dei rifiuti e uno sostenibile di gestione delle acque di scolo.
Tutti gli abitanti hanno una fermata dell’autobus nel raggio massimo di 300 metri, con frequenza di sette minuti.
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