Rispetto alla Relazione annuale INPS presentata recentemente (qui l'articolo su Repubblica), l'interesse non è solo sull'equilibrio o meno dei conti del nostro sistema previdenziale. Nel 2010, infatti, la popolazione degli anziani di età sopra i 65 anni supererà quella dei giovani con età compresa tra 0 e 19 anni.
Si tratta proprio di un’inversione di tendenza con periodicità plurisecolare. Mica un cosa da niente.
L'innalzamento della vita attesa e il tasso di fecondità fermo a 1,5 neonati per donna residente spiegano buona parte del fenomeno.
Cosa significa? A parte il contributo necessario dell'immigrazione, si tratta di una società che cambia nel profondo: le modalità del consumo e d’investimento, il tipo di risparmio e l’utilizzo del patrimonio, la domanda e le modalità di offerta dei servizi, ma anche la tipologia di mobilità all'interno delle città, le modalità di intrattenimento e i consumi culturali, gli sport praticati e l'impego del tempo libero.
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