Da qualche tempo sono tornato sulle proposte del cosiddetto New Urbanism. Sicuramente la strategia progettuale neo-tradizionalista coglie un problema reale (e comune a molte discipline): il dissidio e la poca comunicazione tra il sapere disciplinare e le aspettative del cittadino.
La lettura di un paper un pò datato ma utile (An Assessment of New Urbanist Elements in “New Suburbanist” Communities of the Twin Cities, Minnesota - qui uno stralcio) è un buon punto di partenza per fare un pò di chiarezza.
A - Elementi comuni New Urbanism dei centri “neo suburbani” realizzati
priorità 1
- alberature stradali
- strisce a verde
- verande sul fronte
- varietà degli stili delle abitazioni
- parcheggi a bordo strada
- un centro di quartiere
- attraversamenti pedonali
- scuole entro un raggio di dieci minuti a piedi
priorità 2
- scuole all’interno del complesso
- marciapiedi ampi
- prati da gioco
elementi assenti
- negozi interni al quartiere
- negozi raggiungibili a piedi
- piste ciclabili
- giardini comuni
(ph. tratta da http://www.flickr.com/photos/90586790@N00/2554264985/)
B - Elementi New Urbanist che attirano i residenti nei centri “neo suburbani”
priorità 1
- stili tradizionali per le abitazioni
- abbondanza di spazi a parco
- scuole raggiungibili a piedi
priorità 2
- dimensione delle case
- sistemi di marciapiede-percorsi pedonali
poco apprezzati
- fermate del trasporto pubblico
- disponibilità di un sistema intranet per condividere gli avvenimenti locali
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