Il settore immobiliare non ha proprio l'innovazione nei suoi cromosomi. Anzi, mi sembra proprio che l'offerta di prodotti immobiliari tenda spesso a replicare se stessa.
Ogni tanto però spunta qualcosa. Ad esempio, vedo solo ora il progetto Sociopolis a Valencia. Nuova espansione al margine della struttura urbana con l'offerta, però, degli orti urbani per i nuovi abitanti. Ogni famiglia, o meglio, ogni acquirente, può avere una superficie da coltivare compresa tra i 25 mq e i 100 mq. Non mi sembra proprio una rivoluzione. E il paesaggio agricolo è, in ogni caso, consumato. Però l'intervento in qualche modo registra un qualche mutamento negli stili di vita.
E se penso a un mio appartamento con giardinetto al piano terra di un condominio, nel cui Regolamento è fatto divieto coltivare la propria pertinenza scoperta, allora non mi sorprendo più di tanto della visibilità di Sociopolis.
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