lunedì 18 agosto 2008

ancora criteri per le eco-città

Ancora dalla Gran Bretagna un'elaborazione (Eco-towns: living a greener future) riferita ai criteri da adottare per le eco-città.
Comunità e partecipazione
Ai piani deve accompagnarsi un programma di lungo termine per la governance e la partecipazione (compresi finanziamenti, gestione, questioni giuridiche) a far sì che: esistano rapporti di consultazione continua con le comunità confinanti; vengano conseguiti e mantenuti gli obiettivi di sostenibilità; anche nel caso degli sviluppi futuri si mantengano i medesimi requisiti; ci sia una costante partecipazione e una tutela del patrimonio pubblico.
Zero carbon
Si prevede che (...) venga dimostrato come entro un anno le emissioni nette di anidride carbonica da consumo energetico negli edifico dell’insediamento raggiungano lo zero, o meno. Con l’esclusione di quelle dai trasporti, ma comprendendo tutti gli edifici: non solo le abitazioni, ma tutti i fabbricati commerciali, di servizio e pubblici chef anno parte della eco-città.
Il calcolo delle emissioni nette terrà conto di:
• emissioni legate alla produzione locale di energia
• emissioni legate alla produzione di energia importata dalle reti centralizzate
• emissioni dall’esportazione di energia prodotta localmente verso le reti energetiche centralizzate.
Trasporti
I piani dei trasporti delle eco-città devono rispecchiare i migliori esempi europei e dimostrare come sia possibile raggiungere il 50% degli spostamenti a piedi, in bicicletta o coi mezzi pubblici. Per farlo è necessario che la città venga progettata in modo da consentire varie scelte, riducendo la dipendenza dei residenti dall’auto privata, con le case a dieci minuti a piedi da: (a) una fermata dei mezzi pubblici e intervalli brevi e (b) servizi di quartiere.
Inoltre, l’insediamento deve essere concepito in modo che accessibilità spostamenti interni diano priorità a pedoni, ciclisti, mezzi pubblici.
Le eco-città devono essere concepite in modo tale che gli alunni delle scuole dell’obbligo possano raggiungerle in modo facile e sicuro a piedi o in bicicletta. Si considera una distanza massima di 800 metri dalle case al complesso scolastico più vicino, e ciò implica anche percorsi pedonali, ciclabili, e altre forme correlate di organizzazione urbanistica.
Abitazioni
Oltre ad essere a emissioni zero, le case delle eco-città devono rispettare il Building for Life Silver Standard e raggiungere come minimo il Livello 4 del Code for Sustainable Homes. Il Livello 4 specifica gli obiettivi da conseguire: riciclaggio dei rifiuti familiari; scarti del processo costruttivo; impianti per il compostaggio; valutazione dell’efficienza idrica; gestione delle acque superficiali; uso dei materiali; energia e CO2; inquinamento; salute e benessere; ecologia e gestione ordinaria dell’insediamento.
Devono anche (...) offrire una percentuale minima del 30% di case economiche (che comprendono sia le abitazioni sociali in affitto che i tipi intermedi come quelle a proprietà condivisa).
Devono avere sistemi di monitoraggio in tempo reale dell’energia, informazioni in tempo reale sui trasporti, accesso alla banda larga ad alta capacità.
Lavoro
(...) deve essere allegato un programma economico che dimostri il tipo di accessibilità a posti di lavoro. Ci devono essere strutture locali di sostegno alla job creation e a ogni nuovo alloggio deve corrispondere al minimo un’occasione di lavoro facilmente raggiungibile a piedi, in bicicletta o coi mezzi pubblici.
Servizi
Costruire città sostenibili significa mettere a disposizione strutture che contribuiscano al benessere e alla salute delle persone. Si dovrà quindi avere accesso a un adeguato insieme di spazi e servizi, ben specificato nei progetti.
I servizi sono occasione di incontro, di attività, di coesione, ad esempio nella cultura o nello sport, e sostengono anche la comunità dal punto di vista della salute, dell’istruzione, dei servizi sociali e biblioteche.
Acqua
Le eco-città devono essere esemplari in termini di efficienza idrica, in particolare nelle aree problematiche da questo punto di vista. Il governo prosegue anche nel suo interesse a sviluppare le potenzialità di neutralità idrica per questi progetti.
Ci devono essere sistemi sostenibili di drenaggio e, salvo ove ciò non sia provatamente realizzabile, si deve evitare che il deflusso delle acque superficiali avvenga verso fogne di acque nere o miste. Ci si aspetta decisamente che tutte le zone edificate (ovvero case, edifici pubblici, infrastrutture) ricadano pienamente nell’area di rischio inondazione livello 1: la minima. Quella di livello 2 (rischio medio) deve corrispondere in massima parte agli spazi aperti e zone per il tempo libero non formalizzate e multifunzionali, ad esempio per accumulo di acque. Sono vietate zone edificate nella aree a livello di rischio 3.
Infrastrutture verdi e biodiversità
Il 40% della superficie totale della eco-città dovrà essere dedicato agli spazi verdi, e metà di questa dovrà essere spazio pubblico aperto ben gestito organizzato a rete e collegato all’aperta campagna.
Ci si aspetta un’ampia gamma di diversi tipi di spazi verdi, ad esempio boschi urbani, aree umide o piazza a verde, il tutto multifunzionale (ovvero per il gioco, la ricreazione, la flora e fauna, il raffreddamento urbano, la gestione delle acque).
Si dovrà prestare particolare attenzione a dedicare superfici alla produzione di alimenti, ad esempio per orti urbani o superfici di tipo più commerciale.
Ci dovrà essere un programma di incremento della biodiversità con proposte per la gestione degli ecosistemi locali, compreso dive adeguato il recupero e ripristino degli habitat degradati. É improbabile che venga concessa l’autorizzazione a progetti che in qualche modo non abbiano rapporti propositivi di qualche peso con aree naturali di conservazione di livello internazionale.
Rifiuti
Si immagina che le eco-città debbano essere esemplari per quanto riguarda una gestione sostenibile dei rifiuti e il riciclaggio locale. Con la previsione per tutte le case di un Livello 4 del Code for Sustainable Homes, si assicura a tutti una adeguata dotazione di impianti per i rifiuti. Non si tratta della fase più avanzata, e la discussione continua con tutte le parti interessate per ulteriori progressi. In particolare si deve recepire in pieno la Water Framework Directive. Vogliamo raggiungere requisiti sufficientemente avanzati ma al tempo stesso praticabili, per far sì che le eco-città siano davvero gli insediamenti modello che tutti desideriamo.

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