giovedì 24 giugno 2010

la forma del risparmio energetico

Sebastiano Brandolini su Progetti & Concorsi de Il Sole 24 Ore della settimana scorsa nota come le soluzioni edilizie per il risparmio energetico non hanno un unico output formale.
La domanda che si pone è rilevante: esiste davvero una forma architettonica che meglio rappresenta il tema del risparmio energetico?
La risposta, invece, è un pò più deludente: esistono tante forme del risparmio, tanti volti, tante possibilità, un'infinità di aspetti quanti sono gli stili individuali dell'architettura.
Fin qui non mi pare un gran pensata.... Poi si va avanti e allora si entra un pò più nel vivo: la tecnologia edilizia del risparmio energetico è una tecnologia camaleontica, invisibile.

Effettivamente, se penso ai due corsi CasaClima, le strategie progettuali proposte, dal punto di vista formali, sono sostanzialmente invisibili. Se però inserisco la distinzione tra spazi energeticamente serviti e spazi energeticamente serventi, qualche ricaduta formale allora arriva.

Conto Energia: fino a quando dura?

Leggo su Il Riformista del 22 giugno un intervento di Davide Urso (non trovo nessun link) che fatto 100 il ricavo da Conto Energia per impianti residenziali fino a 3 KWp, il corrispondente beneficio pubblico previsto dalle tariffe tedesche è pari alla metà, quello spagnolo è di 76 e quello francese è pari a 58,6.
Sarà forse per questo che partecipiamo a un gruppo di acquisto solidale per l'installazione di un impianto FV a casa nostra?

lunedì 7 giugno 2010

la PA deve agevolare il FV

Qualche giorno fa si parlava in studio della difficoltà e delle incertezze nelle procedure di assentimento di un impianto fotovoltaico (di piccole dimensioni) da installare sulla copertura di un edificio.
Una recente sentenza del Consiglio di Stato (n°624/2010) fa molta chiarezza: gli obiettivi posti in sede comunitaria sono incentrati sull'obbligo, in capo alla pubblica Amministrazione, di adottare misure appropriate atte a promuovere il consumo di elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità (cfr. Direttiva 27.9.2001 n. 77/CE, art. 6), riducendo gli ostacoli normativi e di altro tipo, razionalizzando e accelerando le procedure a livello amministrativo.
In buona sostanza, in materia di energia è compito degli enti pubblici ridurre gli ostacoli normativi e non complicarli, proprio al fine di accelerare le procedure a livello amministrativo.