mercoledì 29 agosto 2007

il mercato dei mutui: l'origine della crisi finanziaria

Su La Voce.info una buona analisi sulla crisi finanziaria globale.
A parte il dibattito conseguente sul taglio dei tassi sì o taglio dei tassi no oppure il giudizio sull'operato di Greenspan, da ricordare le interrelazioni con il mercato immobiliare e segnatamente con il mercato dei mutui immobiliari.
In sintesi, questa la tesi di Tito Boeri e Luigi Guiso: "... Tre fattori contribuiscono alle difficoltà dei mercati finanziari indotte dai (temuti) default sui mutui subprime nel Stati Uniti: i) la bassa alfabetizzazione finanziaria delle famiglie, ii) l’innovazione finanziaria insita nella massiccia cartolarizzazione di attività illiquide e iii) la politica dei bassi tassi di interesse seguita dalla Fed dal 2001 al 2003."
Per quanto riguarda la bassa alfabetizzazione, si tratta di un insieme di cattiva informazione, inesperienza finanziaria e miopia dei consumatori/investitori che si sono lasciati attrarre dalla prospettiva di ottenere mutui a tassi mai visti prima, estrapolando ai trenta anni successivi i tassi prevalenti sulle prime rate. Questa miopia è stata nutrita e sfruttata dalle banche e dalle finanziarie specializzate in mutui per attrarre e catturare clienti.
L’alfabetizzazione finanziaria è molto bassa in Italia, ma lo è molto anche negli Stati Uniti. Solo due terzi degli americani conosce le leggi della capitalizzazione composta, dunque sa calcolare i costi dell’indebitamento. Meno di un cittadino statunitense su due sa misurare gli effetti dell’inflazione sui costi dell’indebitamento.

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